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Con le tendenze attuali sarà facile andare ad intaccare le riserve strategiche nazionali. Il gas dovrebbe bastare ma bisognerà ridurre i consumi di almeno il 10%. Il tutto emerge dalle simulazioni di Ispi Datalab che ha previsto come potrebbe evolvere il quadro energetico del nostro Paese nei prossimi mesi.
La commissione europea ha presentato un nuovo pacchetto di misure contro il caro bollette, la price cap del gas: un tetto dinamico ai prezzi del gas scambiato sul Ttf in modo da limitare la volatilità del mercato.
Parlando delle analisi Ispi, si nota che il momento per accendere i riscaldamenti nelle abitazioni è sempre più vicino in gran parte delle regioni ma, come già espresso, questo è il primo anno in cui iniziamo l’anno termico del gas senza poter essere sicuri che di gas ce ne sarà ancora a sufficienza per superare l’inverno.
Secondo le simulazioni, con le tendenze attuali, a marzo l’Italia sarà costretta a mettere mano alle riserve strategiche nazionali e se l’inverno sarà rigido il gas potrebbe non bastare anche per colpa di un azzeramento dei flussi dalla Russia e dalla Norvegia.
Risparmiando un 10-15% sul gas si potrebbe arrivare con maggiore tranquillità alla primavera altrimenti i prezzi aumenteranno costringendo un ulteriore riduzione dei consumi.
Da come si può notare dal grafico Ispi negli ultimi tre mesi i consumi italiani di gas hanno registrato un calo dell’8,5% rispetto agli stessi periodi del 2021.
Non possiamo dare però tale riduzione dei consumi come acquisita perché la domanda attuale non include ancora gli utilizzi di gas per il riscaldamento. Gli stoccaggi del gas in italia hanno raggiunto al 10 di ottobre circa 16,6 miliardi di metri cubi pari ad un riempimento del 93%.
Nella situazione peggiore, in caso di totale assenza di gas inviato da Russia e Norvegia, i livelli degli stoccaggi italiani a fine inverno sarebbero quasi totalmente vuoti. In caso di un inverno rigido il gas negli stoccaggi non sarebbe sufficiente.
La sola strada pre evitare i peggiori scenari è quella di ridurre almeno del 10% il consumo nazionale di gas.